Una giornata alla Weasley

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AtlantideMistery
view post Posted on 9/7/2009, 14:41




Mi ripeto anche qui. xD

Una Giornata Alla Weasley
Domenica a casa Weasley. Estate. Genitori fuori per commissioni. Potete solo immaginare cosa possono fare i fratelli Weasley, in un giorno del genere.
Infatti, eccoli là, nel giardino della Tana, che ne combinano di tutti i colori. Tra Quittich spericolato, scherzi innocentissimi e chiacchiere varie, i Weasley si godono la vita, come fossero i padroni del mondo. C'erano anche Bill, Charlie e Percy. Avevano preso le ferie di due settimane, per starsene un pò in pace. Ma non avevano calcolato che nella loro famiglia, c'erano anche due scavezzacolli, maestri degli scherzi più disparati, una ragazzina mielosa in piena fase d'amore e un imbranato, che non riusciva a non far cadere o rompere qualcosa, per più di dieci minuti. Infatti, a distanza di pochi minuti, dalla casa si sentì il tonfo di un paio di piatti rotti.
- RON! - tuonò Percy, che stava leggendo un buon libro ed era stato interrotto per la millesima volta. - Potresti fare più attenzioni, per favore? Sto tentando di leggere. -
- Scusa! - arrivò la voce di Ron, dalla cucina. - Ma se qualcuno si degnasse di aiutarmi, non farei di questi pasticci. -
Arrivò all'uscio della porta, arrabbiato, con qualche ammaccatura.
- Ginny, tu sei una ragazza, dovresti farle tu certe cose. -
Ginny, che stava giocherellando con un cucciolo di Schiopodo Sparacoda, si voltò impaziente verso Ron.
- Aaah, ok, arrivo. Altrimenti mamma m'ammazza, se vede il casino che hai fatto. -
Ron la guardò furente, mentre gli passava vicino. Intanto, Fred e George giocavano a Quittich. Urlavano e strepitavano come matti, neanche fossero al Campionato Mondiale.
- Bella presa, Fred - gridò George, volando sopra le teste dei fratelli più grandi.
- Sta attento, George! - lo incalzò Bill, quando il fratello stava per beccarlo.
- Scusa, Bill. -
E i due continuarono. Con tutto quel chiasso, Percy si spazientì e imbronciato, andò in casa. Charlie e Bill lo guardarono di sottecchi.
- Non imparerà mai - disse Bill.
- Già. E' sempre troppo pieno di sè - gli fece eco Charlie.
Bill prese una bibita dal mini-bar e si sdraiò su uno sdraio, vicino al fratello. Charlie si stava spalmando una strana crema su un braccio, dove c'era una grossa scottatura. Non stupì Bill, visto che Charlie aveva sempre a che fare con Draghi sputafuoco, con i loro artigli, i denti e le code appuntite. Ogni volta che tornava a casa, Charlie era pieno di ferite. Ma la cosa pareva non disturbarlo. E come dargli torto. In fondo amava il suo lavoro, anche se era pericoloso.
- Come va il braccio? - gli chiese Bill, sorseggiando un pò di bibita fresca.
Charlie sorrise.
- Benone direi. La pomata sta facendo miracoli. -
- Quel bestione doveva essere abbastanza carico. -
- Già, ma non mi lamento. Anche se ci è andato vicino, sta volta. -
Anche Charlie prese una bibita e aprendola, si spruzzò su tutta la maglietta. Dietro di lui, i gemelli ridevano come matti.
- Grazie, ragazzi. Mi ci voleva una rinfrescata. -
- Di niente, fratello - dissero i due, in coro, prima di sfrecciare di nuovo sulle loro teste.
Intanto, in casa Ginny gridava su di Ron, ogni cinque minuti.
- Ron, guarda dove metti i piedi! - lo appostrofò, entrando in salotto.
Ron era sommerso di vestiti sporchi.
- Se vedessi qualcosa - esclamò.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
- Su, non lamentarti sempre. Ecco...mettili lì. -
Ron posò la roba vicino a quella, che doveva essere una lavatrice un pò malconcia. Si raddrizzò la schiena e guardò Ginny, con uno sguardo storto, appoggiandosi alla macchina.
- Quando ti ho chiesto di aiutarmi, intendevo che facevi tu le cose, non io. -
Ginny sbuffò e tornò in cucina, seguita da Ron, che continuava a tamponarla di lamentele. Si aggiunse anche percy, che era risceso dalla sua stanza, perchè i due lo infastidivano e non poteva leggere. Mentre loro tre continuavano a darsele contro, arrivarono Bill e Charlie, che volevano prendere altre bibite dal frigorifero smesso.
- Il letto te lo fai da sola - gridava Ron.
- Sto cercando di leggere - urlava Percy.
- Sì come no. E tu zitto! - strillava Ginny.
Quando i due fratelli maggiori si avvicinarono al frigorifero, non riuscirono a raggiungerlo.
- Vi spostate un attimo - disse Bill.
- Prendiamo solo delle bibite - gli fece eco Charlie.
La confusione attirò i gemelli.
- Olè, una disputa! - esclamò allegro, Fred.
- Per chi scommetti? - chiese George.
Gli altri cinque continuarono a litigare, mentre i due ridevano.
- I piatti li sto lavando da due settimane. -
- Che ti costa farlo ancora? -
- Fate un pò di silenzio? -
- Ehi, Bill, prendi il Succo di Zucca. -
- Lancia! -
Ed erano capaci di continuare così per tutto il giorno. Alla fine, visto che non sapevano che fare e stare a guardare non li ispirava, si aggregarono anche i gemelli.
- Ron, bel grembiule. Te la prestato mamma? -
- Tu sta zitto. Dovrebbe essere di Ginny. -
- Non me lo metto neanche morta. -
- Percy fa vedere il libro. -
- Non t'azzardare! -
- ragazzi, occhio che qui scoppia tutto! -
- E falla finita! -
- No, dico sul serio. AL RIPARO! -
Effettivamente, il pentolone dove si stava cucinando il pranzo, stava per scoppiare. I ragazzi fecero in tempo a nascondersi dietro al divano, con salti da canguro e capriole da circo.
In pochi secondi, mancò poco le la Tana saltasse in aria. Quando fu tutto finito, i ragazzi scoppiarono in una sonora risata. In fondo, anche se si odiavano avvolte e detestavano altre, si volevano bene e formavano una bella famigliona.
- RAGAZZI! -
- MA CHE AVETE COMBINATO? -
- Oh, no! Mamma e papà. FILIAMO! -
E si sparpagliarono, continuando a ridere.


 
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~• ßunny •~
view post Posted on 13/8/2009, 15:24




ahah bellissimaaaaaaaaaaaaaa!!!

complimenti, davvero una storia molto carina :)
 
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1 replies since 9/7/2009, 14:41   86 views
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